2025
Archivio annuale
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Scritto da pieru il 29 Apr 2025 | Archiviato in: Phishing, Truffe
Le nostre caselle di posta elettronica e i nostri smartphone sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Purtroppo, questi strumenti così utili sono anche diventati il terreno di caccia preferito per i truffatori online. Due delle tecniche più comuni e insidiose utilizzate da questi malintenzionati sono il phishing e lo smishing. Vediamo di cosa si tratta e come possiamo difenderci.
Il phishing è una tecnica fraudolenta che mira a rubare dati sensibili come credenziali di login, dettagli di carte di credito e informazioni bancarie. Il termine “phishing” deriva dalla parola inglese “fishing” (pesca), perché i truffatori gettano una rete di esche (le email fraudolente) sperando di catturare qualche vittima.
In un attacco di phishing, il truffatore invia un’email che sembra provenire da una fonte affidabile, come una banca, un sito di e-commerce o un social network. L’email spesso contiene un messaggio allarmante o allettante che spinge la vittima a cliccare su un link o a scaricare un allegato.
Se la vittima abbocca, viene indirizzata a un sito web fasullo che imita l’aspetto del sito legittimo, dove viene invitata a inserire i propri dati sensibili. In alternativa, l’allegato potrebbe contenere un malware che infetta il computer della vittima e ruba i dati.
Ecco alcuni indizi che possono aiutarti a riconoscere un tentativo di phishing:
Se sospetti di essere di fronte a un tentativo di phishing, non cliccare su nessun link e non scaricare alcun allegato. Se hai dubbi, contatta direttamente l’organizzazione che sembra aver inviato l’email utilizzando un contatto affidabile.
Lo smishing è essenzialmente il phishing via SMS. Il termine deriva dalla combinazione di “SMS” e “phishing”. In questa truffa, il malintenzionato invia un messaggio di testo che sembra provenire da una fonte fidata, come la tua banca, un servizio di spedizione o un ente governativo.
Il messaggio spesso contiene un link che ti invita a cliccare per risolvere un problema, rivendicare un premio o confermare informazioni personali. Come nel phishing, se clicchi sul link, potresti essere indirizzato a un sito web fasullo progettato per rubare i tuoi dati o potresti scaricare involontariamente malware sul tuo smartphone.
Ecco alcuni suggerimenti per proteggerti dallo smishing:
Sia che si tratti di phishing o di smishing, il principio chiave è sempre lo stesso: se qualcosa sembra troppo bello (o troppo brutto) per essere vero, probabilmente non lo è. Le organizzazioni legittime non ti chiederanno mai di fornire informazioni sensibili via email o SMS.
La migliore difesa contro queste truffe è una combinazione di consapevolezza e cautela. Prendi sempre un momento per considerare la legittimità di un messaggio prima di agire. Se hai anche il minimo dubbio, non esitare a verificare direttamente con l’organizzazione usando un contatto di fiducia.
Ricorda, i truffatori stanno diventando sempre più sofisticati nelle loro tecniche, ma con la giusta conoscenza e un pizzico di scetticismo, puoi stare un passo avanti a loro. Diffondere la consapevolezza di queste minacce è un modo potente per rendere internet un posto più sicuro per tutti noi.
Scritto da pieru il 15 Apr 2025 | Archiviato in: Medicinali e cure
Dato che lo spammer mi conosce sa che sto invecchiando e che non vedo più un piffero, da vicino. Ho la scrivania disseminata di occhiali da vista e mi servono gli occhiali per trovare gli altri occhiali. Per fortuna un giapponese di 105 anni ha trovato la soluzione: una pillolina e via. Non c’è scritto chiaramente perchè lo spammer è modesto ma se prendi 5 di quelle pilloline in un colpo solo ti viene la vista a raggi x, come quella di superman!
Fino a poco tempo fa, per prendermi cura della mia vista, raccoglievo erbe, le cercavo al mercato o le ordinavo online, e poi ne facevo delle pozioni.
Ora non lo faccio più, visto che oggi esiste un rimedio efficace per curare e recuperare la vista
Questo rimedio si chiama Oculax.
Aiuta a normalizzare la pressione oculare, contribuisce ad apportare
sostanze nutritive agli organi della vista >>>
Scritto da pieru il 08 Apr 2025 | Archiviato in: Spam romantico
Lo spam di oggi mi ha fatto ridere perchè l’indirizzo email che mi chiedono di usare è una vera casella, di una vera azienda che si chiama sicurezza@nomeazienda. Il fatto che lo spammer sia riuscito a mettere le mani su quella casella di posta fa venire qualche dubbio sulla gestione della sicurezza aziendale.
Carissimo.
mi chiamo Ekaterina! Puoi scrivermi al mio indirizzo email sicurezza@****.bar
Penso che ora tu sia vitale, da una lettera di uno sconosciuto…
Nella vita non sono una persona timida, ma la comunicazione online ?
completamente nuova per me. Sono una semplice ragazza russa che vuole un’amicizia vero.
Voglio modificare, la mia vita! Vuoi saperne di pi? sul tuo paese, le persone, la cultura e lo sport! Per favore dimmi da
quale paese vieni e quanti anni hai? Puoi ricambiare e pervenire le tue
foto? Io vivo in Russia. Vengo dalla citt? Vladivostok! Per me non
conta la tua altezza, peso ed et?! Soprattutto, il tuo cuore, il tuo
atteggiamento nei confronti della signorina ! Sentiti libero di parlare di te.
Scritto da pieru il 01 Apr 2025 | Archiviato in: Aziende italiane
Lo spammer di oggi mi manda una proposta allettante, però ho un dubbio: se questi cosi si pagano da soli cosa vuole da me? Non può mandarmi direttamente il prodottino (anzi il prodottone)?
Per le aziende
Offriamo prestazioni H24 grazie all’operatività costante e continua dei distributori automatici dislocati nel territorio della Svizzera italiana. La capillarità di installazioni dei distributori e l’attenta e accurata scelta dei prodotti, permette ad Edel Hemp Switzerland, di offrire ai propri clienti diverse tipologie di servizi.
Adesso è arrivata anche in Italia, stiamo rilasciando le h24 a costo ZERO e le prime aziende ad aderire avranno diritto a 25% del fatturato mensile.
Scritto da pieru il 25 Mar 2025 | Archiviato in: Truffe
WhatsApp è una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo, con oltre 2 miliardi di utenti attivi. Purtroppo, la sua popolarità la rende anche un terreno fertile per le truffe online. Una di queste, particolarmente insidiosa, è la truffa del codice a 6 cifre. Vediamo in dettaglio come funziona e come possiamo difenderci.
Il meccanismo alla base di questa truffa è semplice ma efficace. Il truffatore, dopo aver ottenuto in qualche modo il numero di telefono della vittima designata, inizia il processo di autenticazione su WhatsApp utilizzando quel numero.
A questo punto, WhatsApp invia un codice di verifica a 6 cifre via SMS al numero di telefono in questione. Il truffatore, ovviamente, non ha accesso a questo SMS, quindi contatta la vittima tramite WhatsApp, fingendosi un suo contatto (un amico, un familiare o un collega).
Il messaggio del truffatore è solitamente qualcosa del tipo: “Ciao, ti ho inviato per sbaglio un codice a 6 cifre, potresti rimandarmelo?”. Se la vittima, ingannata dalla familiarità apparente del mittente, condivide il codice, il truffatore può completare il processo di autenticazione e prendere il controllo dell’account WhatsApp della vittima.
Una volta che il truffatore ha preso il controllo dell’account WhatsApp della vittima, le conseguenze possono essere serie:
Per proteggersi da questa truffa, ci sono alcune semplici ma efficaci precauzioni che tutti dovrebbero adottare:
Ricorda, i truffatori fanno leva sulla nostra fiducia e sulla nostra distrazione. Mantenere un approccio vigile e scettico è la migliore difesa contro queste truffe. Se qualcosa sembra sospetto, probabilmente lo è. Fidati del tuo istinto e non esitare a fare domande o a chiedere conferme attraverso altri canali se qualcosa non ti torna.
La sicurezza online è una responsabilità condivisa. Proteggendo noi stessi e diffondendo la consapevolezza tra i nostri contatti, possiamo rendere la vita molto più difficile ai truffatori e goderci i benefici di WhatsApp e altre piattaforme digitali in tutta tranquillità.
Scritto da pieru il 18 Mar 2025 | Archiviato in: Spam nei blog
Anche voi odiate i controlli antispam dei moduli? Avete tutta la mia solidarietà. Chi gestisce un sito li odia ancora di più: è un casino farli funzionare inoltre la quantità di spam che lasciano passare è imbarazzante. Questo è solo uno degli n-mila moduli ricevuti oggi, alla faccia dei recaptcha.
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